LA POLIZIA NAZISTA

La prima impressione che si ha della Germania hitleriana è quella di una struttura monolitica dotata di un apparato di sicurezza di eccezionale efficienza centralizzato: tuttavia tale apparato era in realtà costituito da diversi organismi che erano spesso in contrasto fra loro e in mano a vari gerarchi del partito.
L'apparato di sicurezza tedesco era composto fondamentalmente da due strutture : la Ordungspolizei (Polizia d'ordine) o ORPO che era la vera e propria polizia in uniforme, che al suo interno raggruppava altre specialità, e l'Ufficio Centrale di Sicurezza del Reich (Reichsichereitshauptamt o RSHA) che fu il feudo di Reinard Heydrich fino alla sua morte avvenuta nel 1942 a Praga per mano di partigiani cechi e dopo quella data passò in mano a Ernest Kaltenbrunner con ben altri risultati.
L'RSHA raggruppava varie organizzazioni di polizia quali la polizia criminale (Kriminalpolizei o Kripo), la polizia politica (Gestapo) e i servizi di sicurezza delle SS (Sichereitsdienst ) o SD: questi dipartimenti si occupavano di vari reati, da quelli comuni a quelli politici e di spionaggio e controspionaggio, ed erano composti generalmente da personale professionista che in genere sapeva il proprio mestiere.
Per citare una delle rivalità esistenti fra i vari servizi occorre parlare di quella che correva fra lo SD di Heydrich e il servizio di spionaggio delle forze armate (Abwehr) che faceva capo all'ammiraglio Canaris.

La ORPO raccolse al suo interno la Schutzpolizei (Schupo o polizia municipale), la protezione antiaerea, i vigili del fuoco, la polizia fluviale e fornì poi i quadri alla polizia militare (feldgendarmerie) che in varie occasioni fu impiegata come reparto di prima linea, soprattutto alla fine della guerra.
Era quindi una struttura complessa ed articolata ma, a differenza delle forze di polizia di altre nazioni, aveva una caratteristica peculiare quella cioè di aver avuto fin dall'inizio addestramento e equipaggiamenti tipicamente militari che ne facevano un corpo altamente professionale ed efficiente, il quale fornì i quadri di comando all'esercito quando questo, a partire dal 1935, cominciò ad espandersi in virtù della reintroduzione della coscrizione obbligatoria.
Fatto importante: la polizia tedesca fu dotata fin dall'inizio di veicoli corazzati, inizialmente autoblindo, pratica che si sarebbe accentuata in seguito con la creazione di compagnie corazzate dotate anche di carri armati.
Il suo personale inizialmente era composto da professionisti poi, con il progredire della guerra, verranno inseriti elementi più anziani e giovani non adatti al servizio nelle forze armate , oltre che elementi stranieri inquadrati in organizzazioni ausiliarie, vi saranno inoltre elementi dell'esercito regolare provenienti dalla divisioni di sicurezza disciolte.

BREVE STORIA
La ORPO fu il frutto del terzo tentativo messo in atto in Germania, tra le due guerre, di creare grandi formazioni di polizia addestrate e dotate di equipaggiamento militare .
Dopo la sconfitta tedesca nella prima guerra mondiale in Germania si ebbe la rivoluzione di tipo bolscevico e l'esercito si sciolse in gran parte ma ufficiali e militari di carriera si organizzarono in reparti paramilitari noti come corpi franchi (Freikorps)( a cui appartennero futuri esponenti dei servizi di polizia tedesca come Kurt Daluge il capo della ORPO), che furono utilizzati dalla nascente repubblica di Weimar per sedare le rivolte e per mantenere la presenza tedesca nelle terre baltiche un tempo dell'Ordine dei cavalieri teutonici.
Questi corpi franchi ufficialmente furono sciolti nel 1919 con la creazione della Reichswehr (il cosiddetto esercito dei centomila voluto dal trattato di Versailles) ma rimasero comunque attivi sotto altre forme tanto da essere denominati Reichswehr nera), ma molti sui componenti insieme a quegli ufficiali e sottufficiali non incorporati nell'esercito, furono assorbiti dalla polizia regolare e inquadrati in grandi formazioni dislocate in varie caserme sparse in Germania e pronte ad agire contro possibili rivolte che avrebbero potuto minacciare la neonata repubblica.
Grande enfasi venne data all'addestramento militare e proprio per questo gli alleati chiesero che tali forze di polizia venissero sciolte sia perché troppo politicizzate, sia perché il loro numero superava quello dell'esercito regolare permesso dal trattato di pace.

Questa struttura militare si manterrà però durante tutto il periodo della repubblica di Weimar e a partire dal 1933, quando il nazismo salì al potere, si accentuò ancora di più.
Nel 1933 venne creata, nell'ambito del programma di riarmo segreto della Germania, un Armee der Polizei (esercito di polizia) di 56000 uomini che vivevano in caserme e ricevevano un completo addestramento militare.
Questo esercito di polizia fu annesso al nuovo esercito tedesco (Wehrmacht) nel 1935 quando fu reintrodotta la coscrizione militare obbligatoria e fornì i quadri di comando per le unità che venivano costituite: è accertato che almeno 97 generali in carico nel 1942 avevano fatto parte della polizia tra il 1933 e il 1935.
Quando Himmler divenne capo della polizia tedesca la nazificazione di questa si accrebbe in quanto molti validi elementi ritenuti poco affidabili politicamente furono allontanati e sostituiti da mediocri agenti, salvo poi essere reinseriti dopo affrettati corsi politici in quanto troppo preparati per essere allontanati. Fu inoltre fatta pressione affinché i gradi più elevati della polizia si iscrivessero nelle SS Generali (Allgemeine SS) e le denominazioni di grado della polizia furono equiparate a quelle dell'esercito tranne qualche eccezione.
Venne creato l'Ufficio centrale della Ordnungspolizei (Hauptamt der Ordnungspolizei). Diretto da Kurt Daluege, tale ufficio controllava la polizia municipale (Schutzpolizei o Schupo), la polizia rurale (gendarmerie), la polizia fluviale , i vigili del fuoco e la protezione antiaerea.

Con l'approssimarsi della guerra il bisogno di unità militari di polizia divenne pressante a causa dei nuovi territori annessi (Cecoslovachia, Austria) ed i servizi delle sue unità mobili vennero a comprendere il controllo delle linee di comunicazione ,le aree di stazionamento delle unità militari, ecc, furono per questo create altre unità incorporando i riservisti arrivando a formare i battaglioni di polizia.
Nel 1938 vi erano 62000 poliziotti divisi in 150 compagnie che furono inquadrate in gruppi di marcia affiancati alle unità dell'esercito. Vennero poi formate le unità di addestramento (polizei ausbildungabteilungen ): questa forza si accrebbe nel 1939 alla vigilia della guerra con l'immissione di nuove leve, esentate dal servizio nell'esercito, fino a raggruppare in totale 131.000 uomini.
I quadri di comando di questi reparti di polizia erano inizialmente composti da uomini tra i 30 e i 35 anni e la truppa da uomini giovani ma con il progredire della guerra sarebbero stati inseriti elementi più anziani in quanto i più giovani vennero incorporati nell'esercito.
Nel 1941 con la campagna in Russia si ebbe una ristrutturazione organizzativa con la creazione dei reggimenti di polizia che nel 1943 diventeranno reggimenti di polizia SS (SS Polizei regimenter), ma occorre dire che per i vertici delle SS queste poliziotti non vennero mai considerati delle vere SS e per questo non fu permesso loro di portare le mostrine nere con le rune ma le normali mostrine verdi della polizia (per modello simili a quello dell'esercito); solo agli iscritti nelle SS generali fu permesso di portare le rune SS sotto forma di distintivo applicato nel taschino sinistro della giacca dell'uniforme.

Furono create poi delle particolari unità, i cosiddetti Polizei Wacht Battaillone (battaglioni di guardia ) distribuiti in ciascun distretto militare (wehrkreis) formati da uomini non incorporati nell'esercito, con età variabile tra 52 e 58 anni. Queste unità erano utilizzate nelle città soprattutto come compiti di sicurezza in particolare dopo le incursioni aeree per prevenire atti di sabotaggio e sciacallaggio .
Con il proseguire del conflitto le unità di polizia assunsero sempre più compiti militari, oltre a quelli della lotta antipartigiana e del controllo delle retrovie, venendo utilizzate in prima linea dove molti poliziotti ottennero alte decorazioni militari.
Le varie formazioni militari di polizia nel 1939 avevano però corso il rischio di essere assorbite nell'esercito regolare; questo fu però evitato ma a caro prezzo in quanto i migliori elementi furono fatti confluire in una divisione di polizia (poi 4 divisione granatieri di polizia SS o 4 SS Polizei Panzer Grenadier Division) di 16.000 uomini che fu messa a disposizione dell'esercito, mentre i reggimenti di poliziotti di Danzica furono inseriti nell'esercito ed altri 8.000 uomini finirono nella polizia militare (feldgendarmerie), gli altri evitarono la coscrizione .
Nel 1939 esistevano 21 battaglioni di polizia di 500 uomini di cui 13 aggregati alle armate tedesche che invasero la Polonia: il loro compito fu quello di radunare i prigionieri di guerra, raccogliere l'equipaggiamento abbandonato e mantenere l'ordine e questi stessi compiti furono svolti nel maggio 1940 con l'inizio della campagna in occidente.

Le cose cambiarono nel 1941 prima con l'invasione della Jugoslavia poi con l'inizio della campagna di Russia in quanto il movimento partigiano divenne la maggiore minaccia alle retrovie delle armate tedesche e le unità di polizia vi furono impegnate sempre più in modo esteso: fu una lotta dura e senza pietà da entrambe le parti; per quell'epoca erano stati creati 20 reggimenti di polizia composti da 3 battaglioni più elementi di supporto a cui più tardi si aggiungeranno compagnie anticarro, di cannoni e corazzate queste ultime dotate sia di mezzi catturati al nemico sia di mezzi dimessi dall'esercito, inoltre fu rafforzato il normale armamento della fanteria.
Per riempire i ranghi la ORPO fu autorizzata a reclutare 26.000 tedeschi e 6000 Volksdeutsche, tedeschi di nazionalità ma non di cittadinanza) oltre a uomini anziani delle classi 1901-1909. Cosicché nel 1942 erano in servizio circa 244.500 poliziotti.
Per addestrare un simile numero di uomini vennero create varie scuole di istruzione sia tecnica (mezzi corazzati), sia amministrativa mentre il sistema disciplinare fu rafforzato con la istituzione dei campi di punizione per poliziotti (straflager) condannati per reati militari non passibili di pena di morte, e di tribunali militari comuni alle SS (SS und Polizei Gerichte) dislocati nelle maggiori città.
Molti unità della polizia furono coinvolte nell'attività dei gruppi di sterminio in Russia , i tristemente noti Einsatzgruppen), ma se si esclude la partecipazione di singoli individui alle esecuzioni, in genere i poliziotti erano impiegati per circondare villaggi e luoghi delle esecuzioni o per scortare i convogli diretti ai campi di sterminio: un esempio di questo riguarda il battaglione di polizia della riserva 101 di Amburgo citato da Browning nel libro Uomini comuni.

La maggior parte dei poliziotti erano dei professionisti, frequentavano continui corsi di aggiornamento nelle varie scuole di cavalleria, della motorizzazione, le promozioni al rango più basso dei sottufficiali, il wachmeister, avveniva dopo 6 anni mentre gli ufficiali prima di essere promossi dovevano passare un esame scritto sebbene durante la guerra molte promozioni avvenivano sul campo.
L'uniforme della polizia era modellata su quella dell'esercito ma il colore caratteristico era il verde così come le mostrine e le spalline, ogni reparto o servizio aveva un suo colore distintivo (waffenfarbe) che per esempio per la polizia militare era arancione.
Ogni poliziotto aveva il suo libretto paga e una placca ovale con al centro il simbolo della polizia, tuttavia a partire dal 1943 essi furono dotati di un altro libretto paga nel quale era indicato il grado dell'esercito corrispondente ,questo per evitare di essere riconosciuti al momento della cattura dato che soprattutto i russi tendevano a giustiziare i poliziotti catturati; vennero eliminati anche altri elementi come la caratteristica gorgiera della polizia militare.

LA POLIZIA NAZISTA NELLA 2 GUERRA MONDIALE
Tracciare una storia organica e unitaria dei singoli reggimenti di polizia è difficile in quanto, salvo rare occasioni, essi non combatterono come unità organiche ma i vari battaglioni erano spesso dislocati in località diverse dello stesso fronte o addirittura su fronti diversi.
Ai fini di questo articolo si è scelto di dividerli per fronti di operazioni per avere un quadro più sintetico.
Occorre dire che la maggior parte dei reggimenti e delle unità di nuova formazione furono dislocati sul fronte orientale e in nei Balcani e, dopo la resa italiana del 1943 nel litorale adriatico, (Operazionzone Adriatisches Kustenland o OZAK), dove il movimento partigiano era più sviluppato mentre a ovest vi furono poche unità.
In quelle zone il movimento partigiano si era rafforzato in seguito alle sconfitte tedesche e per quanto riguarda gli jugoslavi con la cattura di numeroso materiale abbandonato dagli italiani dopo l'8 settembre 1943.
Nella lotta antipartigiana i poliziotti tedeschi furono affiancati da numerose forze collaborazioniste (dobromanci sloveni, ustascia e unità regolare dell'esercito croato, guardia serba, cosacchi di Pannwitz a soldati di Vlassov, unità di autodifesa baltiche e ucraine, gli Schuma) e da battaglioni disciplinari dell'esercito tedesco composti da uomini condannati per reati militari a cui era stata concessa la riabilitazione al fronte: di queste unità disciplinari ne esistevano anche nell'aviazione (impiegati proprio sul confine italo- sloveno), nelle SS e nella stessa polizia come precedentemente detto.

Nel teatro operativo del litorale adriatico operarono 13 reggimenti di polizia (dal 1943 reggimenti di polizia SS). Il 1° reggimento fu formato nel 1942 a Berlino e agì principalmente in Slovenia, il 3° e il 15°, dopo aver operato in Serbia furono mandati al confine italo - sloveno mentre il 14° fu in azione principalmente tra la Stiria e la Krajina oltre che nella zona di Lubiana, invece il 20° dopo aver agito in Slovena e aver mandato un battaglione a Roma finì per essere distrutto dai russi nell'assedio di Budapest del febbraio 1945.
Il 9° reggimento era la ridenominazione del reggimento di polizia nord che, dopo aver agito sul settore settentrionale del fronte orientale alle dipendenze del gruppo di armate nord, venne mandato in Slovena, il 18° reggimento polizia SS da montagna (SS Gebirgsjager polizei regiment)erà già presente in quelle zone al momento della resa italiana dell'8 settembre 1943 e contribuì a eliminare la resistenza di residue unità italiane in collaborazione con reparti dell'esercito ed assicurare i passi di montagna vitali per i rifornimenti della armate tedesche che combattevano in Italia contro gli alleati. Fu poi mandato in Stiria per riposo mentre il suo II battaglione era sul fronte orientale (zona Danzica - Prussia occidentale) inquadrato nel 18° Corpo d'Armata da montagna. L'intero reggimento si riunì nel 1944 partecipando ai combattimenti di retroguardia per coprire la ritirata delle armate tedesche dalla Grecia e Serbia subendo forti perdite ad opera dei russi e jugoslavi e finendo per arrendersi agli alleati in Austria nel 1945.
In Italia furono presenti 4 reggimenti di polizia SS: il Bozen , il Brixen, l'Alpenvorland e lo Schlanders.

Il Bozen fu formato da italiani di etnia tedesca (sud tirolesi) della regione di Bolzano: il 1 ottobre 1943e fu dislocato tra Bolzano e Merano mentre il suo III battaglione fu quello coinvolto nell'attentato di Via Rasella a Roma che portò alla strage delle Fosse Ardeatine. Questa unità rimase a Roma fino all'arrivo degli alleati: il 4 giugno 1944, dopo di che fu utilizzato in compiti di sicurezza nelle retrovie della 14 Armata tedesca, ed all'inizio del 1945 l'intero reggimento era a Bolzano dove si arrese.
Il reggimento Alpenvorland fu formato a Belluno nel giugno 1944 con quadri di comando della ORPO ma il resto erano sud tirolesi, svolse principalmente compiti di sicurezza nella regione di Bolzano sebbene il suo I battaglione fosse mandato a Trieste dove fu distrutto.
Il reggimento Schlanders ebbe una storia diversa in quanto, pur essendo formato nell'ottobre 1944 dalla Sudtiroler Ordnungsdienst (polizia ausiliaria sud tirolese) ed impiegato di compiti di presidio tra Trento, Belluno e Vicenza, si rifiutò di prestare giuramento a Hitler e quindi mandato per punizione in Slesia dove fu distrutto dai russi; i pochi che sopravvissero si ritirarono in Boemia dove si arresero nel 1945.
La maggior parte dei reggimenti di polizia fu impiegata su fronte orientale soprattutto nei paesi baltici, in Bielorussia e in Ucraina tra le zone di Smolensk, Vitebsk, Minsk e successivamente in Polonia tra Danzica, Ratibor e Lemberg.

Il 2 reggimento fu posto nelle retrovie del Gruppo d'Armate Centro tra la Russia bianca e la Polonia sud orientale; qui partecipò ad alcune importanti operazioni antipartigiane come la Adler, la Kugelbliz nella regione di Vitebsk e la Kottbus, in prossimità di Minsk. Nel 1944 fu aggregato come unità di prima linea al Gruppo da Combattimento von Gottberg nella regione di Polotsk. Dopo la sua distruzione i sopravvissuti vennero mandati nel Brandeburgo e quindi a ovest dove si arrese.
Anche il 4 reggimento fu impiegato in Polonia dove fu utilizzato contro i partigiani ma fu poi mandato in prima linea e distrutto dai sovietici. Il 6° e l'8° reggimenti servirono nella Russia meridionale tra i fiumi Don e Donetz poi si ritirarono in Ungheria e uniti ai resti della 213 divisione di sicurezza e ad elementi della divisione granatieri corazzati Brandeburg, effettuarono combattimenti di retroguardia fino ad essere distrutti nella sacca di Budapest nel febbraio 1945: qualche piccola unità riuscì a fuggire finendo coinvolta nella battaglia di Berlino
Il 10° reggimento dopo un breve periodo nella Russia meridionale andò in Slovenia, mentre l'11° finì per essere distrutto dai russi a Chelmno in Polonia nel 1944.In Curlandia e nei paesi baltici operò invece il 16° reggimento che in precedenza era stato per breve tempo nella Russia meridionale.
I reggimenti 17° e 21° furono impiegati per gran parte della loro attività nella lotta contro i partigiani polacchi partecipando alla repressione della rivolta di Varsavia nell'agosto 1944 dopo di che rimasero di guarnigione nella città distrutta fino al loro annientamento ad opera dei russi; analoga sorte subì il 23° reggimento ma nella regione di Cracovia; nei Carpazi contro i partigiani polacchi prima e poi contro i russi combatterono i reggimenti 25° e 26° .

Particolari furono i reggimenti 31, 32°, 33°, 34° e 35° in quanto costituiti da stranieri principalmente ucraini (ma con quadri di comando tedeschi) appartenenti alle unità di autodifesa (Schutzmannschaftenbattaillone o Schuma) che furono usati principalmente contro i partigiani bielorussi finendo poi per essere distrutti dai russi; il 36° reggimento era formato da baltici e prussiani orientali e agì lungo il litorale baltico; stesso discorso vale per il 37° e 38°, reggimenti che in precedenza erano stati usati per la guardia ai campi di prigionia.
Nel 1945 venne creata la 1a SS Polizei Jager Brigade (brigata cacciatori ) che venne impiegata nella battaglia di Berlino ed infine vi furono i reggimenti di polizia Sud, Nord e Centro che operarono nelle corrispondenti zone del fronte orientale.
In occidente per via della minore attività partigiana operarono pochi reggimenti di polizia e precisamente il 7° e 27° che rimasero sempre in Norvegia, il 12° in Olanda, il 14° e il 28°Todt in Francia.
Con il personale proveniente dalla polizia furono costituite due divisioni SS: la 4a Granatieri corazzati che attivata nel 1939 fu impiegata prima in Francia, poi in Grecia (dove fu coinvolta nel massacro di Larissa) e in Russia. Le prestazioni in combattimento di questa unità non furono mai esaltanti e non fu mai considerata veramente parte delle Waffen SS.
L'altra divisione fu la 35a granatieri che in realtà raggiunse gli effettivi di un reggimento e che fu attivata con personale della scuola di polizia di Dresda e della scuola allievi ufficiali delle SS di Braunschweig: l'unità fu distrutta dai russi sull'Elba.

LE FORZE AUSILIARIE DI SICUREZZA
La ORPO nelle sue attività fu affiancata da altre organizzazioni sia tedesche che straniere. Innanzitutto la polizia militare (feldgendarmerie), a cui la ORPO forniva i quadri di comando; i Feldjager, organizzazione simile alla polizia militare ma composta da soldati veterani di guerra decorati e con maggiore autorità della normale polizia, aveva il compito di creare cordoni di sicurezza dietro le unità di prima linea e raccogliere gli sbandati, raggrupparli e rimandarli al fronte. Furono costituiti tre Feldjager Korps di cui due operarono ad est e uno ad ovest.
Vi era poi la Polizia Militare Segreta GEFEPO (Geheime Feldpolizei) composta da elementi provenienti dalla Gestapo e dalla polizia criminale ed incaricata di attività di controspionaggio: esistevano unità della GEFEPO sia nell'esercito che nell'aviazione e nella marina.
Vennero create verso il 1943 15 divisioni di sicurezza che in genere erano normali divisioni di fanteria distrutte sul fronte orientale e declassate e ricostituite con personale anziano e utilizzate in compiti di sicurezza nelle retrovie; alcune di loro verranno poi nuovamente impiegate in prima linea sul finire della guerra e tutte tranne una operarono sul fronte orientale.
Sul fronte dell'est vennero create un certo numero di unità di polizia ausiliaria composte da stranieri collaborazionisti come baltici, ucraini, bielorussi e cioè gli Schuma di cui si è detto, i battaglioni di polizia estoni e lettoni e altre unità minori tutte comandate da personale tedesco; in genere queste unità si comportarono nei confronti dei loro compatrioti molto più ferocemente di quanto lo fossero i tedeschi.

In Lettonia furono creati 6 reggimenti SS di polizia di frontiera incorporati insieme ad altre unità nelle tre divisioni SS composti da baltici la 15, la 19 e la 20.
Una unità particolarmente feroce fu la Brigata Kaminski composta da rinnegati russi che fu creata nella Russia centrale (regione di Lokot) nel 1942 e impiegata nella lotta ai partigiani poi nella repressione della rivolta di Varsavia del 1944 dove si macchiò di tali eccidi che le stesse SS ne chiesero lo scioglimento e il suo capo fu fucilato, mentre i resti finirono nell'esercito di Vlassov.
Una unità delle SS particolarmente nota per la sua ferocia fu la Divisione Dirlewanger che era l'unità disciplinare delle SS creata nel 1940 con criminali provenienti dai campi di concentramento da cui peraltro proveniva lo stesso capo Oskar Dirlewanger.
Nel 1940 fu denominata Sonderkommando e mandata in Polonia poi in Bielorussia contro i partigiani, ma la sua massima ferocia la espresse nella repressione della rivolta di Varsavia del 1944 dove si macchiò di numerosi eccidi